L’ANSI, Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, con il suo Presidente Nazionale Gaetano Ruocco, ha partecipato al World Protection Forum che si è svolto lo scorso fine settimana a SanMarino. A fare gli onori di casa Fabio Righi, Segretario all’Industria e alla Ricerca Tecnologica della Repubblica del Titano. Ideato da Keloni, prima agenzia di valutazione del rischio al mondo, il WPF ha lo scopo di fornire a persone, governi, aziende informazioni strategiche e strumenti per la loro protezione e sviluppo. Quest’anno il tema del convegno era la Compliance, ovvero l’individuazione dei requisiti che garantiscono un mondo più protetto e sostenibile. A presentare l’evento il giornalista Felice Manti, inviato del quotidiano “Il Giornale”, e tra i personaggi di spicco Giuseppe Miceli, dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze fondatore dell’Osservatorio Italia Antiriciclaggio per l’Arte, nonché Value Ambassador del World Protection Forum, e Sabrina Zuccalà, esperta in nanotecnologie per la difesa del patrimonio artistico. “La lotta al riciclaggio ha raggiunto un ottimo livello a tutela e sostegno dell’economia legale – dichiara Gaetano Ruocco, presidente nazionale ANSI – occorre formare aliquote di personale e fornire loro tutti gli strumenti necessari nell’ambito dei dispositivi di contrasto che sappiano approcciarsi in modo adeguato alla già articolata e complessa normativa. Una giustizia civile più celere e una maggiore lotta alla corruzione. Il nostro Sodalizio mette a disposizione i propri iscritti che hanno maturato competenze specifiche in questi settori.” Tra i relatori dell’importante simposio c’era Giovanni Taormina, Commissario ANSI per la Repubblica Federale di Germania ed esperto d’arte, con una pluriennale esperienza sul tema delle falsificazioni e il contrasto al riciclaggio di opere d’arte. “Sono impiegati vari sistemi – spiega Taormina – le opere, sia vere che false, con la complicità di storici dell’arte, restauratori e mercanti d’arte compiacenti, riescono ad essere introdotte nel mercato dopo averle fatte transitare in mostre e case d’aste. Questo sistema serve per riciclare e ripulire i proventi illeciti. Anche l’evasione delle tasse è destinata all’acquisto di opere d’arte, che sono successivamente rivendute, ingannando così l’erario.”