San Maurizio fu dichiarato “martire celeste patrono presso Dio del Corpo degli Alpini” il 19 luglio 1941 da papa Pio XII, avendo presente il suo martirio e quello dei suoi commilitoni, causato dal rifiuto di sterminare civili indifesi e da quello di compiere sacrifici agli dei pagani durante una spedizione.

L’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia formula i migliori auguri agli uomini e donne del Corpo degli Alpini in particolare ai colleghi Sottufficiali per la festa del Santo Patrono.

foto da: https://gruppoana8rgtalpini.altervista.org/san-maurizio/

un po di storia

dal sito: https://museonazionalealpini.it/index.php/it/ultime-notizie/132-san-maurizio-patrono-degli-alpini

Il 22 settembre celebriamo una data molto importante per il nostro Corpo, in essa rendiamo onore a San Maurizio Martire, Patrono degli Alpini. Maurizio nasce a Tebe in Egitto all’inizio del III secolo, si arruola giovanissimo nell’esercito imperiale e per il suo grande valore diventa comandante di quella che sarà la leggendaria Legione Tebana. Maurizio viene in contatto con la realtà cristiana e i suoi Valori e passando per Roma, si converte alla nuova Fede e successivamente, con il tempo, converte anche tutti i suoi legionari. La legione di Maurizio normalmente di stanza in Medio Oriente, viene chiamata dall’imperatore Massimiano per sedare alcune rivolte sorte in Gallia, i territori dell’attuale Svizzera. La legione seda le rivolte, ma rifiuta l’ordine di uccidere le popolazioni locali, convertite al cristianesimo. La motivazione di Maurizio, appoggiato dai suoi soldati, è che sebbene loro siano chiaramente fedeli all’imperatore, sono anche fedeli servitori di Dio, per questo non possono trucidare i propri fratelli cristiani. Infuriato l’imperatore ordina una prima decimazione della legione, ma ciononostante, Maurizio ed i suoi soldati si rifiutano nuovamente di eseguire l’efferato ordine e pertanto l’intera legione, dopo aver subito una ulteriore supplizio, viene totalmente sterminata. Nel IV secolo, le spoglie di Maurizio vengono raccolte e deposte ad Aguano, l’odierna Saint-Maurice, dove riposano tutt’ora. Per il suo martirio , avvenuto tra le Alpi, per la sua Fede ed il suo indomito spirito di sacrificio è il Santo che meglio identifica l’essenza di noi Alpini, motivo per il quale è divenuto Patrono del Corpo con decreto di Papa Pio XII del 19 luglio 1941: “ San Maurizio, martire celeste patrono presso Dio del Corpo dell’Esercito denominato Alpini”.


dal sito: https://www.esercito.difesa.it/organizzazione/armi-e-corpi/Fanteria/Le-Specialita/Gli-Alpini

Su progetto del Capitano Giuseppe Perrucchetti viene istituito con R.D. 15 ottobre 1872 il Corpo degli Alpini per preparare truppe destinate alla difesa dei confini montani. Vengono formate 15 compagnie che aumentano a 36, ripartite in 10 battaglioni, nel 1878. Costituiti nel 1882 i primi reggimenti, questi divengono 7 per complessivi 22 battaglioni nel 1887; il battesimo del fuoco avviene alla battaglia di Adua (1° marzo 1896). Durante la guerra 1915-18 (Prima Mondiale), formato l’8° reggimento nel 1909, il Corpo comprende 88 battaglioni riuniti in 20 gruppi, 9 raggruppamenti e 4 divisioni. Terminato il conflitto rimangono in vita otto reggimenti ai quali si unisce il 9° costituito nel 1919. Con l’ordinamento 1926 si formano tre comandi di brigata, poi quattro nel 1933, trasformati in Divisioni nel 1935. Sempre nel 1935 sono costituiti l’11° ed il 12° reggimento (questo soppresso l’anno successivo) ed una 5^ Divisione. Nel corso del secondo conflitto mondiale le divisioni salgono a sei, sciolte poi nel settembre 1943. Presenti nella guerra di liberazione con i battaglioni “Piemonte” e “Abruzzi” (poi “L’Aquila”), gli alpini ricostituiscono le loro unità su cinque brigate (Julia, Taurinense, Cadore, Orobica e Tridentina), gradualmente ridotte alle Brigate Julia, Taurinense e Comando Divisione Tridentina. Attualmente i reggimenti sono 8 e le loro Bandiere sono decorate di 9 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, 10 Medaglie d’Oro, 30 Medaglie d’Argento, 8 Medaglie di Bronzo ed 1 Croce di Guerra al Valor Militare, di 3 Medaglie di Bronzo al Valore dell’Esercito, 1 Medaglia d’Oro, 1 d’Argento e 1 di Bronzo al Valor Civile e 1 Croce d’Oro e 1 Croce d’Argento al Merito dell’Esercito, 6 Medaglie d’Argento di Benemerenza, 4 Medaglie di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana.