Nel giorno del 78° anniversario della Liberazione, la Sezione A.N.S.I. di Sava ha voluto organizzare, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, una sobria ma molto intensa cerimonia per onorare degnamente questa giornata. Alle ore 10 in punto, presso il Monumento Ai Caduti, è stata deposta una corona di alloro in ricordo di tutti gli italiani morti per rendere libero questo nostro grande Paese. Alla Cerimonia, oltre ai Soci della Sezione A.N.S.I. quasi al completo, erano presenti il Sindaco Gaetano Pichierri, una folta rappresentanza di Assessori e Consiglieri comunali, il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, la Polizia Locale, i Nonni Vigili e i cittadini. Subito dopo aver deposto la corona ai piedi del Monumento, Manuel, un ragazzo della scuola media inferiore di Sava, ha emozionato gli astanti con una magistrale interpretazione cantata dell’Inno di Mameli. Al termine dell’Inno, è stata recitata dal Presidente Onorario Remo Raho la poesia di Italo Calvino “25 aprile”. Subito dopo ha preso la parola il Presidente Giuseppe Natale. Ha ringraziato tutti i presenti e, in particolare l’Amministrazione Comunale tutta sottolineando che il 25 aprile è e deve essere la festa di tutti gli italiani. Ogni anno in questa giornata ci sono ancora, purtroppo, moltissime polemiche. Questa giornata non deve essere divisiva, nessuno si deve sentire autorizzato a mettere la propria bandierina. L’unica bandiera che deve sventolare alta sulle nostre teste con orgoglio deve essere il Tricolore che è stato macchiato con il sangue di tanti uomini che hanno perso la vita per la nostra libertà. Anche il Sindaco ha ringraziato tutti i presenti e ha evidenziato con soddisfazione anche la presenza dei Consiglieri di minoranza. In particolare ha sottolineato come grazie alla lodevole iniziativa da parte della Sezione A.N.S.I., per la prima volta a Sava si è festeggiato il 25 aprile ed ha auspicato che si continui su questa strada per fare sempre meglio. Il Sindaco ha poi ribadito come la festa della Liberazione deve essere la festa di tutti e non di una sola parte e deve essere una giornata che deve unire e non continuare a dividere. Si deve festeggiare per voltare pagina senza dimenticare quei giorni bui che hanno segnato una parte della nostra storia e fare di tutto che ciò non avvenga più. Ha evidenziato come oggi si parla di liberazione ma bisogna parlare anche di libertà intesa come facoltà di fare ciò che si vuole senza invadere la libertà degli altri nel rispetto delle regole democratiche che devono essere alla base del nostro quotidiano. Ha poi auspicato che la liberazione si possa raggiungere presto anche in quei luoghi che, purtroppo, stanno vivendo situazioni gravissime a causa della guerra, fra tutte l’Ucraina e anche il Sudan. Superamento di altri problemi dovuti alla situazione economica e a quella legata ai migranti con la speranza che si possa raggiungere una piena liberazione di tutti questi problemi. Ha chiuso il suo intervento augurando a tutti i presenti una buona Festa della Liberazione. La cerimonia è terminata alle ore 11 circa.