Gaetano Ruocco Pres. ANSI Nazionale: Festività di San Martino – Ordine del Giorno Speciale
Carissimi Soci, oggi 11 novembre ricorre “San Martino di Tours” , Vescovo e militare romano di origine pannone del IV° secolo, oltre ad essere Patrono delle Guardie Svizzere pontificie e dell’Esercito Italiano dell’Arma di Fanteria è anche dei Sottufficiali delle Forze Armate, seppur tale provvedimento attualmente non è stato regolarizzato dall’Ordinariato Militare. Come tutti sapete c’era una volta un soldato, che cavalcava nella notte gelida di fine autunno. San Martino era un Cavaliere della Guardia Imperiale, i soldati più nobili e coraggiosi dell’Esercito Romano. Martino aveva il compito di sorvegliare l’accampamento di notte e di evitare che qualche nemico potesse sorprendere i soldati. Durante un servizio di ronda, però, Martino si accorse che poco lontano dall’accampamento romano c’era un mendicante che tremava per il freddo: era vestito di pochi stracci e il freddo di quella notte lo avrebbe ucciso. Il Soldato decise di aiutare quel pover’uomo: sfoderò la spada e tagliò in due il suo mantello bianco. Poi, donò metà del suo mantello al mendicante, perché potesse coprirsi e riscaldarsi. Martino proseguì la ronda vestito a metà, infreddolito ma felice di aver aiutato chi aveva bisogno. Secondo la leggenda, dopo che Martino ebbe donato metà del suo mantello al mendicante, il cielo si schiarì e il freddo cessò: nacque così l’estate di San Martino, ovvero quel periodo di novembre in cui, dopo i primi freddi autunnali, il Sole torna a riscaldare l’aria per qualche giorno. Secondo la tradizione cristiana, invece, Martino, dopo aver finito la sua ronda, tornò a dormire; quella notte sognò Gesù, che disse ai suoi Angeli: “Ecco Martino; questo soldato non è battezzato, ma mi ha vestito”. Il giorno dopo, Martino si svegliò col suo mantello intero. Dopo questo episodio, il Soldato si fece battezzare e, al termine della carriera militare, divenne Vescovo. Quanto descritto evidenzia la generosità che ha manifestato Martino nel compiere l’atto di tagliare in due il mantello e dividendolo con un povero, questa è l’immagine che raffigura il nostro Patrono sempre vicino ai più indigenti. Nonostante alcune e limitate criticità riferite al Covid-19, è in atto una crisi energetica, economica che inficia su tutti noi e, purtroppo, con un conflitto armato tra due popoli confinanti Russia e Ucraina, nel recente passato appartenenti allo stesso stato, che dall’inizio del corrente anno continua incessantemente seminando odio, morte, distruzione e dolore tra la gente, bambini inerme. Quest’anno, vista la particolare situazione in atto nel contesto nazionale e internazionale la ricorrenza rappresenta l’occasione per noi di riflettere sul senso e il valore della vita, sull’operato di “Sottufficiali” che hanno servito la Patria, sull’appartenenza all’associazione e alle attività che abbiamo assolto, in maniera disinteressata, a favore della comunità nazionale e internazionale. Quanto soprariportato sono valori fondamentali che ogni militare della categoria sia in servizio o a riposo deve avere e crederci fermamente. Cari Sottufficiali, in questa giornata di festa, vi ringrazio per il vostro impegno e l’appartenenza all’Associazione e formulo a tutti Voi “Buon San Martino” a tutti.
Gaetano Ruocco Presidente Nazionale.