Venerdì 8 ottobre 2022 a Patù si è svolta, in ricordo, la Cerimonia commemorativa del 12° anniversario della scomparsa del 1°Caporal Maggiore Marco Pedone, in forza al 7° Reggimento Alpini della Brigata Julia con sede a Belluno. Il gruppo di Soldati fù Vittima di un’imboscata nel Distretto di Farah, durante una missione di scorta ad un convoglio di camion civili, nella Valle del Gulistan in Afghanistan; Al passaggio del mezzo sul quale viaggiava il gruppo, esplose un ordigno potentissimo che investi in pieno il blindato “Lince” distruggendolo, seguito poi da un attacco con armi leggere. Persero la vita, il 1° C.M Marco Pedone, 1° C.M. Gianmarco Manca, 1°C.M. Francesco Venazzi, 1° C.M. Sebastiano Ville, 1° C.M. Scelto Luca Cornacchia, l’unico a salvarsi riportando ferite e traumi per l’esplosione ma non in pericolo di vita. Commozione nel ricordo. È questa l’emozione che ha suscitato la cerimonia. L’evento ha avuto inizio già dalla mattina presso il cimitero del paese. Intorno alla famiglia si è stretta la comunità patuense facendo sentire il loro affetto anche con poche parole scritte con il cuore da parte dei giovani paesani di Marco. Erano presenti i rappresentanti delle autorità Militari, Civili, Religiose e scolastiche, il Presidente della Sezione di Miggiano con un gruppo di Soci della Sezione ed il Vice Presidente Nazionale Sud Giuseppe Scardia. La Cerimonia si è tenuta nel pomeriggio presso la Piazzetta a Lui dedicata, con la benedizione della corona che è stata deposta, con l’Alza Bandiera, ai piedi del Monumento Ai Caduti in Guerra. Tra i presenti anche un gruppo del 7° Reggimento Alpini con il suo Comandante, il Comandante dell’Esercito Regione Puglia ed un picchetto d’onore con il Comandante del Reggimento “Cavalleggeri di Lodi”, ed una nutrita rappresentanza della scolaresca locale. Alle ore 17,30 il corteo si è trasferito in chiesa Madre Maria S.S. Immacolata, dove il Cappellano Militare Don Paolo Solidoro ha celebrato la messa di suffragio. Dopo l’Eucarestia è stata letta la Preghiera dell’Alpino dal Comandante del 7° Reggimento Alpini. Alcuni ragazzi della scuola secondaria hanno recitato alcune poesie da loro scritte. Nella chiesa anelava ardentemente un’emozione impalpabile, delicata e intensa, intrisa d’affetto di tutti i presenti con i cuori contriti e lo spirito affranto e umiliato nell’olocausto del ricordo, il calore d’amore che effondeva nell’aria riscaldava i cuori, pur non alleviando i cuori prostrati dei familiari. Dopo le varie allocuzioni del Sindaco di Patù e delle varie autorità militari, tutti i presenti con il cuore affranto, hanno tributato i distinti onori ai familiari ancora afflitti dal dolore.