Approvato anche al Senato il Decreto Legge (sei articoli) sull’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Covid-19 (coronavirus). Giornata che sarà celebrata ogni 18  marzo. Tra le misure adottate un minuto di silenzio in tutti i luoghi pubblici e privati’, e spazi audio e video sul servizio pubblico. Bandiere a mezza asta sugli edifici pubblici. Giovedì 18 marzo il Presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo per commemorare ad oggi le oltre 103 mila vittime della pandemia in Italia.
Il decreto legge, già approvato dalla Camera dei deputati il 23 luglio 2020, in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge, porta le firme dei  deputati Mulè, Gelmini, Carfagna, Bagnasco.
Art. 1. (Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittimedell’epidemia di coronavirus) 1. La Repubblica riconosce il giorno 18  marzo di ciascun anno quale Giornata nazio­nale in memoria delle  vittime dell’epidemia di coronavirus, di seguito denominata ‘Giornata  nazionale’, al fine di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute a causa di tale epidemia. 2. In occasione della  Giornata nazionale, in tutti i luoghi pubblici e privati è osservato  un minuto di silenzio dedicato alle vittime dell’epidemia. 3. La  Giornata nazionale non determina gli effetti civili di cui alla legge  27 maggio 1949, n. 260.
Art. 2. (Sostegno alla ricerca scientifica) 1. In occasione della  Giornata nazionale, al fine di commemorare i lavoratori deceduti in servizio durante l’epidemia, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui al­ l’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, possono delegare l’amministrazione di appartenenza ad effet­tuare una trattenuta di importo corrispon­dente alla retribuzione loro spettante per una o più ore di lavoro in favore del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica, di cui all’articolo 1, comma 870, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, al fine di sostenere la ricerca scientifica. 2. La facoltà di cui al comma 1 è ricono­sciuta anche ai lavoratori del settore privato. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Mi­nistro dell’economia e delle finanze e, per quanto di sua competenza, con il Ministro per la pubblica amministrazione, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vi­gore della presente legge, sono disciplinate le modalità di applicazione delle disposi­zioni di cui ai commi 1 e 2.
Art. 3. (Iniziative per la celebrazione della Giornata nazionale) 1. Al fine di celebrare la Giornata nazio­nale, lo Stato, le regioni, le province e i co­muni possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive compe­tenze, anche in coordinamento con le asso­ciazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo, volti a com­memorare la memoria di coloro che sono deceduti a causa dell’epidemia di coronavi­rus, favorendo in particolare le  attività e le iniziative rivolte alle giovani generazioni. Art. 4. (Celebrazione della Giornata nazionale negli istituti scolastici di ogni ordine e grado) 1. Nella Giornata nazionale, le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nell’ambito della loro autonomia, possono promuo­vere iniziative didattiche, percorsi di  studio ed eventi dedicati alla comprensione e al­l’apprendimento dei  temi relativi alla diffu­sione dell’epidemia di coronavirus e  all’im­pegno nazionale e internazionale profuso per il suo  contenimento e per garantire assi­stenza alle comunità e alle persone  colpite.
Art. 5. (Informazione radiofonica, televisiva e multimediale nella Giornata nazionale) 1. La società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multime­diale, secondo le disposizioni  previste dal contratto di servizio, assicura adeguati spazi a temi  connessi alla Giornata nazionale nel­ l’ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale. Art. 6. (Clausola di invarianza finanziaria) 1. All’attuazione delle disposizioni previ­ste dalla presente legge si provvede nell’am­bito delle risorse umane,  strumentali e finan­ziarie previste a legislazione vigente e,  co­munque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Era il 18 marzo dello scorso anno a Bergamo, uno dei luoghi più duramente colpiti nel corso della prima ondata, i camion dell’Esercito venivano impegnati e uscivano dalla città trasportando decine e decine di bare di persone decedute e che erano in attesa di sepoltura. Bare che venivano portate persino anche fuori regione per la cremazione. Immagini di camion in fila che rimarranno tra le piu’ tristi, tragiche e assai potenti negli occhi, e’ saranno impresse nella memoria di chi ha vissuto questa terribile pandemia purtroppo ancora tuttora in atto.